Quest’anno la nostra parrocchia e la diocesi intera hanno già ricevuto due doni importanti: il vescovo Claudio e l’apertura del giubileo della Misericordia.
Gli orientamenti pastorali per l’anno 2015-2016 hanno come tema guida “In cerca di perle preziose” (Mt 13,45), richiamando simbolicamente il percorso di ricerca, speranza e impegno che la nostra chiesa di Padova si propone. Nel brano del Vangelo di Matteo, le metafore del tesoro nascosto e della perla preziosa rivelano il grande sogno dell’uomo: trovare qualcosa di unico e inestimabile che dia un senso alla propria esistenza.
Il contadino trova il tesoro in modo occasionale e gratuito nel campo in cui lavora, che è l’ambito in cui vive. Il mercante, invece, è colui che cerca e sa riconoscere le perle più belle. Le due parabole illustrano un’unica realtà della nostra fede, ma con aspetti diversi: la prima è l’espressione della gratuità, perché l’uomo vi s’imbatte senza cercare, ed è trovato. La seconda ci dice che la ricerca positiva, con desiderio di bene, porta a scoprire il tesoro del cuore, ciò in cui vale la pena di investire la vita… E si riceve in dono la gioia. Ecco l’invito che viene offerto a ciascuno di noi e alle nostre comunità: cercare perle preziose che per essere trovate hanno bisogno di uno sguardo attento. Questo significa proseguire nel cammino già intrapreso che comprende gioie e fatiche, libertà e coraggio, accoglienza e dialogo, capacità di ascolto e di discernimento, sinodalità e correspondabilità.
La chiesa di Padova ha recentemente ricevuto due doni preziosi dal santo padre Francesco: la nomina del nuovo vescovo Claudio. In una recente intervista (Avvenire 08.11.2015), alla domanda: Come vede una Chiesa “povera”, ma ricca di perle preziose da cercare? Egli rispondevacosì: La condizione per trovare le perle preziose è la povertà. Solo una Chiesa povera si accorge delle perle preziose che sono nel suo campo, che sono spesso legate alle relazioni sia con Dio – che è la perla preziosa per eccellenza – sia con gli altri. I poveri, in una logica evangelica, sono perle preziose. La ricerca delle perle preziose è per chi ha individuato nella fede, e non nel possesso delle cose, la sua vita. Nella parabola del giovane ricco, il ricco va via non perché possiede tanti beni, ma perché i beni lo possiedono e quindi non coglie il bene per eccellenza che è Gesù.
Il secondo dono è la condivisione, con tutta la chiesa, della grazia del giubileo straordinario della Misericordia, che si è aperto a Roma martedì 8 dicembre e si concluderà domenica 20 novembre 2016. La misericordia è l’atteggiamento che Dio usa nei confronti degli uomini, il sentimento che nasce dalla compassione per la povertà materiale e morale dell’umanità. Il tema della misericordia mette al centro dell’importanza le persone e le relazioni, prima di qualsiasi altra cosa. Per vivere e ottenere l’indulgenza, i fedeli sono chiamati a compiere un breve pellegrinaggio verso la Porta Santa, aperta in ogni Cattedrale e nelle chiese stabilite come segno del desiderio profondo di vera conversione. È importante che questo momento sia unito, anzitutto, al sacramento della riconciliazione e alla celebrazione dell’eucarestia. Sarà necessario accompagnare queste celebrazioni con il Credo e con la preghiera per il papa e per le intenzioni che porta nel cuore, per il bene della chiesa e del mondo intero.
«L’architrave che sorregge la vita della chiesa è la misericordia… È il tempo del ritorno all’essenziale per farci carico delle debolezze e delle difficoltà dei nostri fratelli. Il perdono è una forza che risuscita a vita nuova e infonde il coraggio per guardare al futuro con speranza» (Papa Francesco)
(nella foto in alto: l’apertura della porta santa nella nostra diocesi che si è svolta domenica 13 dicembre 2015)